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domenica 8 dicembre 2013

"Sentinelle in Piedi" - ROVERETO, 8 dicembre 2013 ore 15.30 - 16.30.







il link del video della veglia "Sentinelle in Piedi a Rovereto".



Sono rimasti fermi in piedi e in silenzio per un'ora in difesa della famiglia tradizionale, dell’unicità del matrimonio tra uomo e donna, del diritto di ogni bambino ad avere un padre e una madre e in favore della libertà di pensiero che il ddl Scalfarotto contro l’omofobia e la transfobiaintende negare.Sono le Sentinelle in Piedi, che nel freddo pomeriggio di domenica 8 dicembre hanno vegliato in piazza Malfatti a Rovereto, così come sempre più spesso succede in diverse città d'Italia: a Milano, Verona, Venezia, Brescia, Bergamo, Genova, Bologna...
Parole d’ordine: immobili,silenziose,pacifiche e determinate. Quello delle Sentinelle in Piedi èinfattiuno stato di resistenza personale palesato pubblicamente, ma che non crea disagi all’ordine pubblico. E, nonostante l’assenza dicartelli e slogan, i passanti vengono colpiti dalla presenza di tante persone ritte in piedi: tutti si chiedono cosa succede, qualcuno le insulta, qualcuno le sprona a continuare, nessuno rimane indifferente. A Rovereto una persona incaricata distribuiva dei volantini informativi ai passanti, perché le Sentinelle in Piedi hanno come loro prerogativa quella di risvegliare la coscienza della gente su quanto sta accadendo sul panorama politico e culturale, facendo di una frase di Camus il proprio motto: “Piuttosto morire in piedi che vivere in ginocchio”.



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