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domenica 24 aprile 2011

«Mercatino da spostare» ... perché non farlo vicino al Castello inserendo un Presepe in ogni androne degli edifici storici in una sorta di percorso...

«Mercatino da spostare»
Ottimo il mercatino natalizio, che ha portato tanta gente in città, ma che jattura la collocazione in corso Rosmini, con infiniti disagi soprattutto per i residenti di via dei Colli e Noriglio. E’ questo il senso della mozione firmata da Piergiorgio Plotegher, Ciro D’Antuono (Pdl), Willi Angeli, Mara Dalzocchio (Lega Nord) e Francesco Cimmino (Rovereto Merita), che vogliono impegnare la giunta di Andrea Miorandi a trovare per il Natale 2011 una nuova location per il mercatino. Le opposizioni, se da un lato riconoscono il suggestivo colpo d’occhio per le bancarelle sul principale corso cittadino («apprezzato dal punto di vista estetico, ha contribuito ad accrescere la suggestione delle festività di fine anno meritando per questo approvazione e consenso» scrivono sulla mozione), dall’altra enucleano le criticità: innanzitutto le conseguenze negative sulla mobilità e il traffico, che il prossimo Natale saranno messi ancora più in difficoltà dai previsti lavori di sistemazione di via Jacob a Noriglio, e in seconda battuta gli ostacoli all’attività lavorativa dei commercianti di corso Rosmini. Con queste premesse, la mozione impegna la giunta a «prendere in considerazionene le gravi conseguenze sulla mobilità urbana e sulle attività lavorative connesse a un eventuale rinnovo del Mercatino natalizio destinandogli una nuova sede a partire dall’anno in corso».

In Consiglio Comunale ho suggerito, per l'ennesima volta, l'idea di portare gli espositori sotto il castello e riaprire gli androni dei numerosi edifici storici inserendo in ciascuno anche un Presepe in modo da creare una sorta di percorso itinerante.

sabato 23 aprile 2011

Pasqua è festa di luce,



Pasqua è festa di luce,



festa di vita,



di rinascita,



di gioia,



di amore,



festa di pace,



che per ciascuno di noi sia il momento di aprirsi alla luce,



di rinascere nel cuore,



di gioire nell'anima,



di amare la vita,



di sentire la pace,



... che come un mare calmo rinfreschi i cuori.



Buona Pasqua a tutti!






giovedì 7 aprile 2011

Arrivano i profughi, bagarre in aula.

Arrivano i profughi, bagarre in aula



ROVERETO. I profughi (o rifugiati politici) non sono ancora arrivati al centro della protezione civile di Marco, che già nell’aula consiliare scoppia la bagarre. E tra citazioni del Vangelo e difesa a spada tratta del governo Berlusconi si è arrivati a mezzanotte passata prima di votare (e bocciare) la mozione del Pdl. Non senza che qualche consigliere (Boscherini e Tomazzoni) lasciassero l’aula considerato che la discussione aveva assunto toni prettamente politici.
Un avvio di consiglio soft con la prsentazione della mozione firmata Plotegher e D’Antuono per il Pdl e Cimmino per Rovereto Merita. Un documento con il quale, in sostanza, il consiglio avrebbe impegnato la giunta a dire no «ad una sistemazione anche provvisoria all’ex polveriera» evidenziando il «disagio e il pericolo per la sicurezza della popolazione di Marco...» e in ultimo fare in modo che «i rifugiati politici siano ospitati nei numerosissimi immobili di proprietà della Curia».
E alla base della motivazioni della mozione, l’inadeguatezza della struttura di Marco così come evidenziato da Carlo Plotegher, presidente della circoscrizione di Marco, ad ospitare rifugiati politici o profughi. Elemento ribadito più volte da parecchi consiglieri dell’opposizione. Primo fra tutti D’Antuono che, dice, «l’ex polveriera non può essere ritenuta idonea in quanto collocata nei pressi di una zona a densità abitativa... e che potrebbe comportare non pochi problemi di ordine pubblico...».
Da parte sua il sindaco Miorandi ha dato rassicurazioni che a Marco arriveranno rifugiati politici per pochi giorni a gruppi di 20-30 per poi essere trasferiti altrove. Non ci saranno né clandestini né rifugiati, ha proseguito, invitando ad un confronto pacato, serio, senza strumentalizzazioni politiche. «Perché allora - ha evidenziato Boscherini (Progetto Civico) - impegnare il centro della protezione civile per un anno bloccando di fatto tutta l’attività formativa quando ci sono altre sistemazioni?»
A non credere alle parole di Miorandi è anche Angeli (Lega Nord): «Chissà quanti ne arriveranno e chissà quanto rimarranno lì... A Trento i politici i vol farne creder che i aseni i vola, ma no l’è così. Perché non sistemare queste persone nelle caserme dismesse a Trento?».
«L’ex polveriera - è stata l’opinione di Merlo (Pd) - è il luogo predisposto per le emergenze, e quella dei profughi è un’emergenza. Le indicazioni arrivano dal governo Berlusconi e da Maroni e nulla si può imputare al sindaco o a Dellai. Non posso sentirmi dire rispediteli a casa loro o peggio ancora, come ha detto la Dalzocchio, “non possono sbolognarceli qua”». Spagnolli (Progetto civico) ha espresso le sue perplessità (più che contrarietà) all’accoglienza all’ex polveriera con varie motivazioni. «Chi amministra non deve pensare solo alla logistica, ma all’accompagnamento che significa casa, lavoro, servizi sociali... Siamo in grado di fare tutto questo? O arriveremo a cittadini di serie A e di serie B?...».
E quando D’Antuono si lancia nelle lodi a Berlusconi e a Maroni il confronto si infiamma o, a dirla come Boscherini, «è degenerato in maniera vergognosa» tanto che assieme a Tomazzoni lascia l’aula. Tra politica e Vangelo si passa al voto: il sì alla mozione (6 voti) arriva da Pdl, Lega, Cimmino e Spagnolli; astenuto Zambelli (Udc); non partecipano al voto Stiz e Azzolini (Progetto civico); 21 sono i no.

martedì 5 aprile 2011

"Nei parchi le piante anti zanzare tigre"

«Nei parchi le piante anti zanzare tigre»



ROVERETO. Un intervento immediato con controllo sulle stazioni di servizio autostradali e rimedi naturali per combattere la diffusione della zanzara tigre. Lo chiede il consigliere comunale del Pdl Ciro D’Antuono con un’interrogazione: «La zanzara tigre - afferma D’Antuono - è famosa per la sua aggressività e la straordinaria capacità di adattamento all’ambiente. Infatti si è ben adattata al nostro clima e la possibilità che il suo insediamento possa essere accompagnato dall’introduzione di malattie esotiche non è remota. Chiedo se gli uffici comunali si sono già attivati per evitare la diffusione e l’insediamento della specie e di effettuare controlli nelle stazioni di servizio sull’A22 e nei copertoni stoccati nel piazzale della Marangoni. Infine, chiedo se è posibile piantare nei parchi cittadini la catambra, una pianta antizanzare, e invitare la popolazione a posizionare sui baloni piccoli acquari con pesci rossi o gambusie o far nidificare nei parchi uccelli in grado di mangiare le zanzare».

Consiglio Comunale 5 aprile 2011


D'ANTUONO INTERROGA "Nei parchi le piante anti zanzare tigre".



lunedì 4 aprile 2011

I rifugiati nelle case della curia

I rifugiati nelle case della curia



ROVERETO. No ai profughi, men che meno ai clandestini. Eppoi se proprio dovessero arrivare persone «in possesso di reali requisiti di rifugiati politici... vanno trovate soluzioni per ospitarle nei numerosissimi immobili di proprietà della curia trentina». E’ questo l’ultimo passaggio della mozione, che verrà discussa in consiglio comunale questa sera o domani sera, del Pdl (a firma di Piergiorgio Plotegher e Ciro D’Antuono) e di Rovereto merita (Francesco Cimmino) per dire no a qualsiasi ipotesi di ospitalità dei profughi all’ex polveriera di Marco.
Un no deciso sia che si tratti di «profughi o addirittura clandestini provenienti dal Nord Africa» e nemmeno per una sistemazione provvisoria. "Qualsiasi decisione del governo provinciale è da respingere senza mezzi termini" scrivono i tre consiglieri comunali. Per quale motivo? "Motivi di disagio e pericolo per la sicurezza della popolazione e degli stessi ospiti" ma anche "sia per l’inadeguatezza della sede sia per l’assenza nella frazione di Marco di un’efficiente struttura in grado di affrontare in tempi reali emergenze che mettano in pericolo la sicurezza della popolazione trentina".
Tanta contrarietà, a quanto scrivono i tre consiglieri, deriva dal fatto che "Marco ha dovuto accettare suo malgrado il campo nomadi, nonché la discarica di rifiuti mentre è riuscita da evitare negli anni Novanta la collocazione di un inceneritore soltanto con una grande manfiestazione popolare di protesta. Oggi Marco deve affrontare la minaccia di un rovinoso percorso ferroviaria ad alta velocità... ed ora si fa più concreta la prospettiva della nuova destinazione dell’ex polveriera con l’insediamento di persone che si riverserebbero sulle strade di un paese del tutto privo delle caratteristiche anche minime per garantire un’accoglienza ordinata". Tanto basta per dire no all’arrivo dei profughi come riportato dal dispositivo della mozione.
E di profughi si parlerà anche questa mattina alle 11 alla Campana dei caduti in occasione della cerimonia di consegna del premio “Città della pace” alla città di Strasburgo. Infatti, recependo la proposta lanciata su facebook da Paola Rosà, il sindaco Andrea Miorandi afferma che Rovereto "dovrebbe assegnare un simbolico premio della pace a Lampedusa, oggi più che mai cuore di un’Europa che non si è arresa alla paura". Domani, sempre alla Campana, dalle 9 meeting interreligioso “Percorsi di comprensione e di dialogo: il contributo delle religioni”, un appuntamento legato alla figura di don Silvio Franch, vicereggente della Campana morto dieci anni fa.
A suggellare di suggestioni il premio “Città della pace”, ieri sera, con partenza da piazza del Nettuno alle 21 (così come sarà questa sera), il centro storico della città è stato animato dallo spettacolo “Città invisibili”: duecento artisti con musica, recitazione, performancese.