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giovedì 30 dicembre 2010

In Commissione 430 osservazioni.




mercoledì 15 dicembre 2010

risposta all'interrogazione ex Casa Cantoniera sulla strada statale del Brennero


Commento:
Invito ad ascoltare la risposta che ho dato durante la seduta del Consiglio dd 14/12/2010.
http://www.comune.rovereto.tn.it/video

venerdì 26 novembre 2010

Osservazioni alla “ Variante al PRG per il Patto Territoriale Valli del Leno” Seconda Adozione – Comune di Rovereto


PROMEMORIA : Adozione Variante Patto Territoriale Valli del Leno:

MODIFICHE DOPO LA SECONDA ADOZIONE:

1.- Scheda no. 19 Ampliamento da 23 a 50 mq di deposito attrezzi avanzata sotto forma di “osservazione” presentata il 29.1.2010!, dopo la chiusura dei tempi del Bando (maggio 2009), dopo il parere del Serv. Urbanistica PAT (29.1.2010), accolta dalla Commissione Urbanistica comunale il 2,2,2010.

2.- Scheda no. 2 ; nonostante il parere negativo del Serv. Urbanistica T.P., si accoglie un ulteriore aumento di superficie da 50 a 75 mq e altezza da 3 a 3.5 mt.

3.- Scheda n. 15 : si conferma accoglimento di edificare struttura zootecnica nonostante parere Negativo Serv.

Totale interventi edificatori dentro il SIC no. 7 (schede 2,5,6,7,15,19):

il tutto in pochi ettari!

In generale, tutte le richieste dei privati, godono di deroghe specifiche di cui al Terzo Bando del Patto.

Oltre alle deroghe previste in delibera però, l’accoglimento degli interventi edificatori dentro il territorio SIC non rispetta tutta un serie di norme specificheVIGENTI (elencate nelle Osservazioni) che prevedono il divieto di edificare dentro le “aree agricole di pregio” (è il caso in questione) se non alle condizioni ben specificate agli Art 37 e 38 delle Norme di Attuazione del PUP (MAX 12 mq!) dopo la verifica di collocazione alternativa anche ai fini paesaggistici!), nonché le ulteriori disposizioni regolamentari di cui al D.P. n.840/Leg dd 8.3.2010 ART 3 commi 3,4,5.

Lo stesso territorio del SIC è considerato quale INVARIANTE (Vedi Allegato D delle Norme di Attuazione del nuovo PUP ) e perciò gode di particolare tutela.

Le schede degli interventi (anche nell’aggiornamento della seconda adozione) non riportano il riferimento della normativa di tutela specifica, per cui l’analisi da parte della Commissione e del Consiglio non può avvenire con cognizione di causa.

(Già nella discussione in aula delle seconda adozione , 23.2.1010, sia il Consigliere Gerola che io contestavamo all’Ass. Tomazzoni di non aver fornito ai consiglieri la Relazione Integrativa (vedi audio seduta) di vedersi quindi a deliberare senza le informazioni dovute).

Si sarebbero scoperte tante cose interessanti!

L’incongruenza più evidente salta all’occhio giacchè l’ASSE 1 del Terzo BANDO del PATTO ha per obiettivo “ ….le priorità ambientali rappresentano l’asse portante dell’intera strategia di sostegno allo sviluppo” …rimuovere le condizioni di emergenza ambientale, riservando particolare attenzione alle aree di pregio naturalistico….!”

Praticamente si autorizza tutto il contrario di ciò che si dichiara e vieta!

A me sembra un po’ troppo , anche per una Variante!

PS.: Perché mai gli altri cittadini dovrebbero osservare le norme vigenti? Se si deroga , senza alcuna giustificabile ragione, dalle norme dentro un area protetta, dove mai si dovrebbe avere un occhio di riguardo?

lunedì 15 novembre 2010

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE URBANISTICA E TERRITORIO RIUNIONE DEL 15 novembre 2010

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE

URBANISTICA E TERRITORIO

RIUNIONE DEL 15 novembre 2010

Convocata con comunicazione di data 9 novembre 2010

VERBALE

La riunione ha inizio alle ore 18.10

Sono presenti: il presidente Alberto Galli

i consiglieri: Marco Laezza

Roberto Passamani

Giuseppe Graziola

Ezio Vanzo

Michele Trentini

Maurizio Tomazzoni

Andrea Zambelli

Stefano Boscherini

Barbara Lorenzi

Ciro d'Antuono

Roberto Pallanch

Viliam Angeli

Assenti : Mauro Previdi (giustificato)

Sono presenti:

l'Ass. Giulia Robol , per il progetto di variante del PRG l'ing. Paolo Benedetti per il Servizio Territorio la geom. Licia Mittempergher e il dottor Giampaolo Manica dell'ufficio legale per il primo punto

Il consigliere Trentini entra alle ore 18.13 (presenti 11)

Primo punto all'ordine del giorno:

Variante al Piano Regolatore Generale “Ottobre 2010 – Corresponsione degli standard di cui al D.M. 2.04.1968 n. 1444” - Annullamento dell'ultima parte del comma 4 dell'articolo 38 ter dello strumento urbanistico in vigore nonché del comma 2 dell'articolo 57 e dell'ultima parte del comma 4 dell'articolo 67 della Variante al PRG “Giugno 2009 - Ambiente, Territorio, Paesaggio” adottata dal Consiglio comunale con deliberazione 3 agosto 2009 n. 36. - Adozione.

Galli – presenta il primo punto all'ordine del giorno, rimasto in sospeso nella precedente riunione ed informa che è stato espressamente convocato l’avvocato Manica dell’Ufficio legale del comune di Rovereto affinchè chiarisca la questione appunto da un punto di vista legale.

Robol – introduce il tema dell'annullamento delle previsioni normative in materia di corresponsione degli standard sottolineando i profili di illegittimità nell'applicazione della norma già esposti dai dirigenti nella precedente seduta e confermati dai tecnici provinciali.

Galli – dà la parola al dottor Giampaolo Manica dell'ufficio legale del comune.

Manica – spiega le motivazioni e il perchè gli uffici hanno portato all'ordine del giorno, l'annullamento di tale norma di piano. Le norme di attuazione del P.R.G. hanno natura regolamentare, le stesse, in virtù del principio della gerarchia delle fonti del diritto debbono soggiacere al fedele rispetto delle norme di rango superiore, tra le quali è annoverabile il D.M. 1444/68, attuativo della L.765/67.

L'art. 23 della Costituzione non ammette nessuna prestazione patrimoniale o personale se non nei casi tassativi previsti dalla legge.

Alla luce di questo non esistendo la norma non si può imporre la prestazione.

La provincia che ha competenza primaria sull'urbanistica non ha mai legiferato in tal senso.

Pertanto necessita ripristinare il quadro vigente, tenendo conto del parere della Cup sulla variante “Giugno 2009”.

Pallanch – entra alle ore 18.25 (presenti 12)

Manica - La prestazione patrimoniale è legittima se ha fondamento su norma di legge di rango superiore.

Con la rimozione in sede di autotutela con norma ex-tunc si agisce fin dall'inizio di applicazione della norma.

Sempre l’avvocato Manica dichiara che “potrebbero chiederci gli importi versati per le fidejussioni”.

Tomazzoni – non concorda su legittimo e illegittimo perché la norma c'è ed è stata approvata, la perequazione non è isolabile, non è avulsa. Su alcuni aspetti è d'accordo per la retroattività e ritiene che debba essere mantenuta su via del Garda.

Lorenzi – entra alle ore 18,30 (presenti 13)

Boscherini – vorrebbe sentire cosa ne pensa il prof. Stanghellini sull'applicazione della norma in materia di standard.

Manica – ribadisce che non è applicabile.

Graziola – invita ad attenersi all'ordine del giorno e sottolinea che il D.M. 1444/68 stabilisce con precisione quali sono le zone dove vanno applicati e fra queste non è previsto l'intervento edilizio diretto, quindi sembra palese che ci sia un vizio di legittimità.

D'Antuono – è perplesso che solo ora la PAT si è accorta della presenza di questa norma e gli rimane il dubbio che sulla lottizzazione Marangoni siano stati soddisfatti gli standard.

Benedetti – risponde che la norma di applicazione degli standard introdotta dal codice dell'urbanistica è applicabile dal 1 ottobre 2010.

Galli – chiarisce che in provincia di Trento gli standard sono sempre stati applicati sul P.R.G. nel suo complesso e non sui singoli piani.

Manica – afferma che la PAT che ha competenza primaria non ha mai legiferato in materia.

Passamani – sottolinea che il parere della Cup contesta la norma negli interventi di edilizia diretta, ma secondo lui il D.M. fa riferimento anche alle aree residenziali.

Manica – fa riferimento in linea generale agli interventi residenziali su tutto il territorio.

Si parte dalla norma costituzionale, dove si dice che si impone una norma patrimoniale, tributaria con legge.

Passamani – chiede all'ing. Benedetti i riferimenti normativi applicati.

Benedetti – spiega che anche correggendo la norma il problema sarebbe rimasto e espone nuovamente come si è fatto il calcolo della superficie da cedere.

Zambelli – chiede se c'è una perequazione nell'applicazione degli standard sulle lottizzazioni e negli interventi edilizi diretti.

Manica – chiarisce.

Robol – sostiene che il principio di equità non viene garantito applicando lo standard solo ai tessuti di completamento, ma dovrebbe allora essere esteso a tutte le tipologie d'intervento, la perequazione è un rapporto tra privato e pubblico stabilito antecedentemente dove la città è carente di infrastrutture. E' preferibile che chi attua un piano di lottizzazione debba predisporre delle opere di urbanizzazione.

Trentini – chiede se l'annullamento delle norme è da farsi per coprire quello che prima non si è fatto.

Manica – spiega che potrebbe essere chiesto un risarcimento delle polizze fidejussorie.

Tomazzoni – ritiene, che come sostiene anche il dottor Manica, la PAT ha un vuoto normativo. L'applicazione sui lotti edificabili del P.R.G. in vigore è illegittima.

Evidenzia che se salta la perequazione ai Fiori, salta l'area per la R.S.A. Sull'intervento diretto asserisce che se non si riformula darà il voto contrario.

Boscherini – sottolinea che con la perequazione si sono chieste superficie e opere da realizzare e vorrebbe il parere del prof. Stanghellini.

D'Antuono - afferma che i piani d'area e i piani attuativi non prevedono aree sufficienti e propone di riformulare la norma in linea con la norma statale.

Lorenzi – chiede quanti casi ci sono attualmente di richieste di monetizzazione.

Robol – chiarisce che gli incontri e i lavori sulla variante si svolgono con l'arch. Vecchietti, l'arch. Latini e l'avv. Lorenzi, ma è disponibile a sentire anche il prof. Stanghellini.

L'arch. Vecchietti ha più volte sostenuto che la monetizzazione nel resto d'Italia si applica normalmente, ma ciò è previsto per legge, caso diverso è nella provincia di Trento dato che manca qualsiasi riferimento legislativo come più volte sottolineato chiaramente dall'avvocato Manica.

D'Antuono – dichiara che si asterrà per lo strumento della perequazione.

Tomazzoni – dichiara che si asterrà perchè manca l'opinione dei consulenti e chiede una riformulazione sugli interventi diretti.

Graziola – voterà a favore dell'annullamento.

Robol – comunica che è stata inoltrata una Faq, ma la PAT sembra non favorevole alla monetizzazione.

Lorenzi – dichiara di essere d'accordo sull'illegittimità dell'applicazione del D.M. 1444/68, non è d'accordo sulla monetizzazione e si asterrà nella votazione, ma prenderà posizione in Consiglio comunale.

Il presidente Galli mette in votazione il punto:

Presenti n. 13

Favorevoli n. 7

Astenuti n. 6

Si approva

Secondo punto all'ordine del giorno

Variante puntuale al P.R.G. “Giugno 2008 - Razionalizzazione della viabilità in via Valdiriva e in via S. Giorgio e modifica delle fasce di rispetto” - seconda adozione.

Benedetti – illustra il punto, spiegando che si era partiti nel 2008 con una variante per opere pubbliche, per quattro interventi . La modifica sulla fascia di rispetto era stata stralciata dalla delibera in attesa degli accertamenti della Provincia. Ora con la risposta positiva della Provincia si può procedere con la variante alla riduzione delle fasce di rispetto stradale in quanto con la futura realizzazione della circonvallazione Ovest la strada che corre lungo la ferrovia subisce un declassamento ed è stata definita la posizione d' innesto della circonvallazione Ovest con la rotatoria dello stadio Quercia.

Vanzo – chiede a carico di chi saranno le spese di realizzazione della strada di interesse comunale .

Galli – chiede se pagano già l'ICI sulle previsioni stradali.

Robol – asserisce che la P.A.T nell'imminente non ha intenzione di realizzare la strada.

Tomazzoni – concorda con l'assessore che la tangenziale Ovest prevista dal Pup è un' opera faraonica e fa la cronistoria.

D'Antuono- afferma che c'è un problema di viabilità, che era risolto con la secante ora non prevista, così facendo si favorisce il proprietario del capannone.

Robol – spiega che ulteriori verifiche sulla viabilità saranno fatte con il piano della mobilità, non ancora assegnato.

D'Antuono – invita a trovare una soluzione alternativa considerata la poca volontà a realizzare la strada.

Angeli – chiede se c'è la volontà di realizzare la strada lungo la ferrovia.

Robol – la certezza si avrà solo quando si saranno fatte delle valutazioni sulle aree interessate ( Briata ed altri) e comunque non nei cinque anni di questa amministrazione.

Angeli – chiede se i proprietari delle aree con la previsione della circonvallazione Ovest pagano attualmente l'ICI.

Pallanch – chiede informazioni sul declassamento delle fasce di rispetto.

Passamani – chiede le motivazioni di riduzione della fascia di rispetto della viabilità declassata.

Benedetti – dà ulteriori spiegazioni sul perchè si interviene sulla riduzione.

Passamani – asserisce che il vincolo di viabilità e di fascia di rispetto che c'è da via Zeni alla rotatoria dello stadio Quercia è inutile se non c'è l'intenzione di realizzare la strada nei prossimi anni.

Robol – spiega che in questo momento è utile mantenere la previsione.

Trentini – vuole capire perchè si mantiene se non serve.

Robol - risponde che non è pensabile togliere la strada senza una previsione alternativa.

Tomazzoni – interviene facendo l'esempio di San Giorgio dove si sono costruiti edifici uno dopo l'altro senza alcuna logica con il risultato che si conosce.

D'Antuono – afferma che si asterrà dal voto.

Il presidente Galli mette il punto in votazione:

Presenti n. 13

Favorevoli n. 12

Astenuti n. 1

Si approva

Il presidente chiude la seduta alle ore 21.25 comunicando che la prossima seduta sarà il 29 novembre 2010.

Il presidente

ing. Alberto Galli

Il verbalizzante

geom. Licia Mittempergher

mercoledì 10 novembre 2010

Ok al nuovo "quartiere Marangoni"


La mia astensione è dovuta principalmente al fatto che non vengono garantiti gli standard urbanistici previsti dal D.M. 1444/68.

martedì 9 novembre 2010

Fuori la politica dalle scelte culturali


Sono d'accordo con l'assessore sull'affermare fuori la politica dalle scelte culturali!
Purtroppo però come Lei stessa ha ammesso la "cultura" oggi è egemonizzata dalla sinistra!

Io l'avevo già denunciato...


La vicenda fa sorridere anche fuori Rovereto!
Che dire!
NO COMMENT...

lunedì 8 novembre 2010

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE URBANISTICA E TERRITORIO RIUNIONE DEL 08 novembre 2010

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE

URBANISTICA E TERRITORIO

RIUNIONE DEL 08 novembre 2010

Convocata con comunicazione di data 29 ottobre 2010

VERBALE

La riunione ha inizio alle ore 18.10

Sono presenti: il presidente Alberto Galli

i consiglieri: Marco Laezza

Roberto Passamani

Giuseppe Graziola

Ezio Vanzo

Michele Trentini

Maurizio Tomazzoni

Andrea Zambelli

Stefano Boscherini

Mauro Previdi

Barbara Lorenzi

Ciro D'Antuono

Assenti : Roberto Pallanch

Viliam Angeli

Sono presenti:

l'Ass. Giulia Robol e per il Servizio Territorio l'ing. Luigi Campostrini e la geom. Licia Mittempergher e per il progetto di variante del PRG l'ing. Paolo Benedetti e il geom. Roberto Bonatti dell'ufficio edilizia per il punto “lottizzazione via Abetone n. 06 A – area Marangoni”

Constatata la presenza del numero legale (presenti n.09, il Presidente Alberto Galli, ad ore 18.10 dichiara aperta la seduta del Consiglio Circoscrizionale, per la trattazione degli argomenti iscritti all’ordine del giorno.

Verbalizza la geom. Licia Mittempergher.

Il consigliere Previdi entra alle ore 18.12 (presenti n.10)

Il consigliere Boscherini entra alle ore 18.16 (presenti n.11)

Il presidente Galli, dopo avere salutato i presenti, dà alcune indicazioni sulla modalità di verbalizzazione delle sedute. I verbali costituiranno una sintesi di quanto emerge nei vari interventi. In caso di particolari puntualizzazioni e/o precisazioni da riportare nel verbale, invita i commissari a segnalare al verbalizzante la forma precisa dell'intervento mediante dettatura o con nota scritta depositata al momento.

Primo punto all'ordine del giorno:

Variante al Piano Regolatore Generale “Ottobre 2010 – Corresponsione degli standard di cui al D.M. 2.04.1968 n. 1444” - Annullamento dell'ultima parte del comma 4 dell'articolo 38 ter dello strumento urbanistico in vigore nonché del comma 2 dell'articolo 57 e dell'ultima parte del comma 4 dell'articolo 67 della Variante al PRG “Giugno 2009 - Ambiente, Territorio, Paesaggio” adottata dal Consiglio comunale con deliberazione 3 agosto 2009 n. 36. - Adozione.

Benedetti - introduce i contenuti degli atti relativi alla variante al P.R.G. “Ottobre 2010” con l'ausilio di alcune slide e di documenti (già inviati ai commissari), relazionando dapprima sulle motivazioni che hanno portato all'introduzione nella Variante Febbraio 2009 e poi nel P.R.G. in vigore del comma 4 dell'articolo 38ter relativamente alla zona produttiva di interesse locale, zona del settore secondario e terziario, zona commerciale integrata in via del Garda, mantenuto poi nella variante PRG Giugno 2009 – Ambiente Territorio Paesaggio con il comma 4 dell'articolo 67.

La volontà era quella di creare un ”boulevard” a partire dall'Orvea commercio all'ingrosso fino al sottopasso ferroviario della “Favorita”, prevedendo ulteriori destinazioni d'uso rispetto alla precedente situazione con l'obbligo di cedere le superfici stabilite dal DM 1444/68 o in alternativa monetizzare e una fascia di 10.00 m.sul fronte di via del Garda.

La PAT pur avendo competenza primaria in materia urbanistica non ha mai legiferato sugli standard.

La CUP (Commissione Urbanistica Provinciale) nell'esame della variante” Giugno 2009” ha però rilevato che tale applicazione del decreto ministeriale è prevista solo nei P.R.G. e relativi piani particolareggiati o lottizzazioni convenzionate o alle revisioni degli strumenti urbanistici esistenti e non agli interventi edilizi diretti se pur con riferimento ai tessuti di completamento B4, in riferimento all'art. 67 ha fatto presente che la cessione gratuita delle aree per opere di urbanizzazione è prevista dall'art. 54 della L.P.22/91 solo nel caso di piani di lottizzazione.

Stessa previsione di cessione di aree per gli standard previsti dal DM 1444/68 è stata introdotta dalla variante “Giugno 2009” all'art. 57 comma 2 “Tessuto di completamento B4”.

Ritenendo pertanto le due norme illegittime e vessatorie propone l'annullamento, in sede di autotutela, delle stesse con una variante al P.R.G.

Trentini entra alle ore 18.36 (presenti n.12)

Benedetti - sottopone alla commissione i casi esaminati, facendo presente come sono stati calcolate le superfici secondo gli standard e il valore dell'eventuale monetizzazione.

Fa presente che il nuovo codice dell'urbanistica introduce la previsione degli standard nei piani attuativi senza però l'eventuale monetizzazione.

Boscherini - chiede spiegazioni su quanto stabilisce la norma in materia di intervento edilizio diretto.

Robol - spiega quale sia la differenza fra una lottizzazione e un intervento diretto e le motivazioni che inducono a trattare diversamente i due interventi. I lotti di completamento non debbono corrispondere altri standard se non quelli previsti dal contributo di concessione perché si trovano generalmente in zone del territorio già infrastrutturate, mentre i piani attuativi che ricoprono aree più vaste andando ad incidere ampiamente sul territorio necessitano di opere di urbanizzazione.

Tomazzoni - esplicita quali erano gli obiettivi del piano nell'area di via del Garda per risolvere il problema della viabilità. L'applicazione degli standard sia sui lotti minimi che per via del Garda doveva essere un'applicazione della perequazione, per far contribuire tutti i cittadini alla spesa pubblica necessaria alle future opere di urbanizzazione e non condivide la visione dell'assessore Robol.

La PAT dove ha voluto ha introdotto la monetizzazione, vedi ad esempio monetizzazione per i parcheggi in centro storico.

Ritiene che non siano da abolire gli standard ma da ridimensionare.

D'Antuono - ritiene l'intervento secondo il D.M.1444/68 sia da salvaguardare e chiede se sulle lottizzazioni già realizzate sono state intavolate a favore del Comune le aree ad uso pubblico, cedute dai privati per effetto del precedente DM.

Benedetti - ripete che l'applicazione come dice la norma è da farsi sui piani regolatori, questa non è una revisione ma è una variante. Non ha senso applicare tale norma su un piccolo lotto e chiarisce con un esempio, calcolando che su un lotto di 1000 mq, con una SUL di 700 mq. la superficie da cedere risulta di 450 mq.

Campostrini - interviene dando ragione all'ing. Benedetti e spiegando che il calcolo degli standard viene fatto sul P.R.G. in base alla popolazione e come si evince dalla relazione allegata alla variante la superficie degli standard è maggiore di quanto richiesto dalla verifica.

Ribadisce che l'applicazione va effettuata solo nei piani attuativi. La monetizzazione è di difficile applicazione secondo la P.A.T. anche per le lottizzazioni e soprattutto per i lotti minimi dato che manca il riferimento legislativo a supporto.

Spiega come momentaneamente è stato risolto il caso di applicazione degli standard, prima del rilascio della concessione è stata chiesta una fidejussione per consentire il rilascio della stessa e permettere l'inizio dei lavori.

Graziola - afferma che la legittimità di un atto non è opinabile e chiede se quanto asserito dall'ing. Benedetti è discrezionale

Galli - chiede se quanto espresso dalla P.A.T. è chiaro o se si può prestare ad interpretazioni

Passamani - risponde che per la PAT non è da prevedersi l'applicazione sugli interventi diretti

Campostrini - spiega che con l'entrata in vigore della norma sul codice dell'urbanistica e dell'edilizia con l'1 ottobre 2010 è stato chiesto parere alla PAT. Considerato che non era prevista la monetizzazione. In altri comuni è stata applicata la monetizzazione.

Tomazzoni - ribadisce che il costo della realizzazione delle opere va a carico di tutti pertanto propone la previsione di un piano attuativo in via del Garda.

Robol - afferma che non si può accollare a tutti la spesa pubblica.

Boscherini - chiede quando si applica una lottizzazione e quando ci troviamo in un caso di intervento edilizio diretto.

Mittempergher - spiega che per le lottizzazioni è previsto dal P.R.G. o dalla normativa urbanistica, per i casi di trasformazione urbanistica o edilizia di superfici oltre i 5000 mq. e dove è necessaria l'esecuzione di opere di urbanizzazione primaria e nei casi dove c'è un utilizzo edificatorio di una o più aree contigue finalizzato alla creazione di più edifici.

Galli - comunica che essendoci in attesa i progettisti che presenteranno il punto relativo alla lottizzazione di Via Abetone 06a si sospende il punto per permettere la presentazione. Se non si concluderanno i punti all'ordine del giorno si terrà una commissione il giorno 15 novembre 2010 ad ore 18.00.

Quinto punto all'ordine del giorno:

Piano di lottizzazione via Abetone n. 06A.

Sono presenti i progettisti: arch. Josè Rancan , arch. Luca Speziali e ing. Paolo Ischia quale rappresentante della proprietà Lacos spa.

Campostrini - introduce presentando quanto ottenuto in termini di opere di urbanizzazione e di cessione di aree per spazi pubblici, verde pubblico e parcheggi, e l'impegno da parte della soc. Lacos a realizzare per primo l'edificio che prevede gli alloggi a canone moderato, nei primi 24-36 mesi di cantierizzazione e Il verde pubblico che sarà realizzato entro un anno dalla firma della convenzione e prima della cantierizzazione.

Ischia - ripercorre tutta la storia ha portato al progetto, illustra con l'ausilio di slide il sito, l'inquadramento urbanistico, gli spunti progettuali, le linee guida del progetto che hanno dettato i fronti stradali, gli attraversamenti, l'esposizione e gli orientamenti, il posizionamento delle aree verdi e lo spazio pubblico nonché il posizionamento dei parcheggi e dell'edificio più alto come punto di richiamo e di identificazione del quartiere, come il Mart, la campana ecc..

D'Antuono auspica l'eliminazione dell'amianto sugli edifici esistenti quanto prima e dai conti fatti non risultano le cessioni delle aree secondo gli standard previsti dal DM1444/68.

Campostrini spiega che la legge urbanistica entrata in vigore con il primo ottobre 2010 prevede la cessione degli standard e prima la verifica si faceva sull'intero territorio. Il D.M. per le aree edificate come questa prevedeva dei correttivi, con l'ente si è arrivati comunque ad una maggior corresponsione degli standard rispetto a quanto previsto nella scheda norma del piano di lottizzazione.

Boscherini chiede se è già stata fatta una caratterizzazione dei terreni secondo il D.Lgsl 152.

Ischia risponde che sono state fatte le verifiche e eventuali bonifiche saranno a carico della società.

Boscherini chiede se l'eventuale stato d'inquinamento sia stato monitorato.

Tomazzoni elogia il progetto e sottolinea quanto concesso in più dalla società Lacos sull'area oltre alle quantità previste.

Galli ricorda che il progetto architettonico è stato apprezzato anche dal precedente Consiglio di Circoscrizione 4° Rovereto Sud competente per territorio, ricorda altresì che lo stesso però aveva dato parere negativo per l’assoluta mancanza di studi del futuro impatto viabilistico che una lottizzazione così importante avrebbe sulla zona già fortemente in difficoltà. Chiede inoltre quando saranno realizzati i parcheggi ad uso pubblico dato che con l’inizio del cantiere si andranno a perdere numerosi stalli sulla via Benacense II°.

Previdi chiede se gli edifici saranno realizzati con i criteri del risparmio energetico e se ci sarà produzione di energia elettrica

Ischia è ancora da decidere se sarà con i criteri della casa clima o leed o altro .

Previdi esce alle ore 20.42 (presenti 11)

Vanzo chiede parcheggi e spazi pubblici illuminati e un ripensamento su via Benacense

Ischia precisa che i parcheggi pubblici saranno realizzati dalla proprietà e che l'importo dei lavori sarà scomputato dagli oneri al 50%; l'illuminazione pubblica, invece, risulta tutta a carico della proprietà.

Tomazzoni e Boscherini escono alle ore 20.45 (presenti 09)

Trentini riconosce la riqualificazione dell'area e chiede relazione esplicativa.

Il presidente Galli precisa che la documentazione è già stata inoltrata via mail a tutti i commissari e chiede sia messo a verbale che nella realizzazione della lottizzazione vengano specificate le seguenti osservazioni alcune delle quali proposte dalla circoscrizione 4° Rovereto Sud:

a) la riduzione da tre a due degli accessi su via Benacense II°;

b) la realizzazione di un viale ciclo pedonale alberato sul lato edificato di via Benacense II°;

c) il viale alberato così come gli spazi aperti siano illuminato;

d) il parco pubblico sia pianeggiante in modo da essere fruibile anche da persone diversamente abili e sia di più facile manutenzione e la sua progettazione sia condivisa con la circoscrizione.

Il presidente mette in votazione il punto:

Presenti 9

Favorevoli 7

Astenuti 2

Si approva

Il presidente chiude la seduta alle ore 21.05

Il presidente

ing. Alberto Galli

Il verbalizzante

geom. Licia Mittempergher