COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE
URBANISTICA E TERRITORIO
RIUNIONE DEL 15 novembre 2010
Convocata con comunicazione di data 9 novembre 2010
VERBALE
La riunione ha inizio alle ore 18.10
Sono presenti: il presidente Alberto Galli
i consiglieri: Marco Laezza
Roberto Passamani
Giuseppe Graziola
Ezio Vanzo
Michele Trentini
Maurizio Tomazzoni
Andrea Zambelli
Stefano Boscherini
Barbara Lorenzi
Ciro d'Antuono
Roberto Pallanch
Viliam Angeli
Assenti : Mauro Previdi (giustificato)
Sono presenti:
l'Ass. Giulia Robol , per il progetto di variante del PRG l'ing. Paolo Benedetti per il Servizio Territorio la geom. Licia Mittempergher e il dottor Giampaolo Manica dell'ufficio legale per il primo punto
Il consigliere Trentini entra alle ore 18.13 (presenti 11)
Primo punto all'ordine del giorno:
Variante al Piano Regolatore Generale “Ottobre 2010 – Corresponsione degli standard di cui al D.M. 2.04.1968 n. 1444” - Annullamento dell'ultima parte del comma 4 dell'articolo 38 ter dello strumento urbanistico in vigore nonché del comma 2 dell'articolo 57 e dell'ultima parte del comma 4 dell'articolo 67 della Variante al PRG “Giugno 2009 - Ambiente, Territorio, Paesaggio” adottata dal Consiglio comunale con deliberazione 3 agosto 2009 n. 36. - Adozione.
Galli – presenta il primo punto all'ordine del giorno, rimasto in sospeso nella precedente riunione ed informa che è stato espressamente convocato l’avvocato Manica dell’Ufficio legale del comune di Rovereto affinchè chiarisca la questione appunto da un punto di vista legale.
Robol – introduce il tema dell'annullamento delle previsioni normative in materia di corresponsione degli standard sottolineando i profili di illegittimità nell'applicazione della norma già esposti dai dirigenti nella precedente seduta e confermati dai tecnici provinciali.
Galli – dà la parola al dottor Giampaolo Manica dell'ufficio legale del comune.
Manica – spiega le motivazioni e il perchè gli uffici hanno portato all'ordine del giorno, l'annullamento di tale norma di piano. Le norme di attuazione del P.R.G. hanno natura regolamentare, le stesse, in virtù del principio della gerarchia delle fonti del diritto debbono soggiacere al fedele rispetto delle norme di rango superiore, tra le quali è annoverabile il D.M. 1444/68, attuativo della L.765/67.
L'art. 23 della Costituzione non ammette nessuna prestazione patrimoniale o personale se non nei casi tassativi previsti dalla legge.
Alla luce di questo non esistendo la norma non si può imporre la prestazione.
La provincia che ha competenza primaria sull'urbanistica non ha mai legiferato in tal senso.
Pertanto necessita ripristinare il quadro vigente, tenendo conto del parere della Cup sulla variante “Giugno 2009”.
Pallanch – entra alle ore 18.25 (presenti 12)
Manica - La prestazione patrimoniale è legittima se ha fondamento su norma di legge di rango superiore.
Con la rimozione in sede di autotutela con norma ex-tunc si agisce fin dall'inizio di applicazione della norma.
Sempre l’avvocato Manica dichiara che “potrebbero chiederci gli importi versati per le fidejussioni”.
Tomazzoni – non concorda su legittimo e illegittimo perché la norma c'è ed è stata approvata, la perequazione non è isolabile, non è avulsa. Su alcuni aspetti è d'accordo per la retroattività e ritiene che debba essere mantenuta su via del Garda.
Lorenzi – entra alle ore 18,30 (presenti 13)
Boscherini – vorrebbe sentire cosa ne pensa il prof. Stanghellini sull'applicazione della norma in materia di standard.
Manica – ribadisce che non è applicabile.
Graziola – invita ad attenersi all'ordine del giorno e sottolinea che il D.M. 1444/68 stabilisce con precisione quali sono le zone dove vanno applicati e fra queste non è previsto l'intervento edilizio diretto, quindi sembra palese che ci sia un vizio di legittimità.
D'Antuono – è perplesso che solo ora la PAT si è accorta della presenza di questa norma e gli rimane il dubbio che sulla lottizzazione Marangoni siano stati soddisfatti gli standard.
Benedetti – risponde che la norma di applicazione degli standard introdotta dal codice dell'urbanistica è applicabile dal 1 ottobre 2010.
Galli – chiarisce che in provincia di Trento gli standard sono sempre stati applicati sul P.R.G. nel suo complesso e non sui singoli piani.
Manica – afferma che la PAT che ha competenza primaria non ha mai legiferato in materia.
Passamani – sottolinea che il parere della Cup contesta la norma negli interventi di edilizia diretta, ma secondo lui il D.M. fa riferimento anche alle aree residenziali.
Manica – fa riferimento in linea generale agli interventi residenziali su tutto il territorio.
Si parte dalla norma costituzionale, dove si dice che si impone una norma patrimoniale, tributaria con legge.
Passamani – chiede all'ing. Benedetti i riferimenti normativi applicati.
Benedetti – spiega che anche correggendo la norma il problema sarebbe rimasto e espone nuovamente come si è fatto il calcolo della superficie da cedere.
Zambelli – chiede se c'è una perequazione nell'applicazione degli standard sulle lottizzazioni e negli interventi edilizi diretti.
Manica – chiarisce.
Robol – sostiene che il principio di equità non viene garantito applicando lo standard solo ai tessuti di completamento, ma dovrebbe allora essere esteso a tutte le tipologie d'intervento, la perequazione è un rapporto tra privato e pubblico stabilito antecedentemente dove la città è carente di infrastrutture. E' preferibile che chi attua un piano di lottizzazione debba predisporre delle opere di urbanizzazione.
Trentini – chiede se l'annullamento delle norme è da farsi per coprire quello che prima non si è fatto.
Manica – spiega che potrebbe essere chiesto un risarcimento delle polizze fidejussorie.
Tomazzoni – ritiene, che come sostiene anche il dottor Manica, la PAT ha un vuoto normativo. L'applicazione sui lotti edificabili del P.R.G. in vigore è illegittima.
Evidenzia che se salta la perequazione ai Fiori, salta l'area per la R.S.A. Sull'intervento diretto asserisce che se non si riformula darà il voto contrario.
Boscherini – sottolinea che con la perequazione si sono chieste superficie e opere da realizzare e vorrebbe il parere del prof. Stanghellini.
D'Antuono - afferma che i piani d'area e i piani attuativi non prevedono aree sufficienti e propone di riformulare la norma in linea con la norma statale.
Lorenzi – chiede quanti casi ci sono attualmente di richieste di monetizzazione.
Robol – chiarisce che gli incontri e i lavori sulla variante si svolgono con l'arch. Vecchietti, l'arch. Latini e l'avv. Lorenzi, ma è disponibile a sentire anche il prof. Stanghellini.
L'arch. Vecchietti ha più volte sostenuto che la monetizzazione nel resto d'Italia si applica normalmente, ma ciò è previsto per legge, caso diverso è nella provincia di Trento dato che manca qualsiasi riferimento legislativo come più volte sottolineato chiaramente dall'avvocato Manica.
D'Antuono – dichiara che si asterrà per lo strumento della perequazione.
Tomazzoni – dichiara che si asterrà perchè manca l'opinione dei consulenti e chiede una riformulazione sugli interventi diretti.
Graziola – voterà a favore dell'annullamento.
Robol – comunica che è stata inoltrata una Faq, ma la PAT sembra non favorevole alla monetizzazione.
Lorenzi – dichiara di essere d'accordo sull'illegittimità dell'applicazione del D.M. 1444/68, non è d'accordo sulla monetizzazione e si asterrà nella votazione, ma prenderà posizione in Consiglio comunale.
Il presidente Galli mette in votazione il punto:
Presenti n. 13
Favorevoli n. 7
Astenuti n. 6
Si approva
Secondo punto all'ordine del giorno
Variante puntuale al P.R.G. “Giugno 2008 - Razionalizzazione della viabilità in via Valdiriva e in via S. Giorgio e modifica delle fasce di rispetto” - seconda adozione.
Benedetti – illustra il punto, spiegando che si era partiti nel 2008 con una variante per opere pubbliche, per quattro interventi . La modifica sulla fascia di rispetto era stata stralciata dalla delibera in attesa degli accertamenti della Provincia. Ora con la risposta positiva della Provincia si può procedere con la variante alla riduzione delle fasce di rispetto stradale in quanto con la futura realizzazione della circonvallazione Ovest la strada che corre lungo la ferrovia subisce un declassamento ed è stata definita la posizione d' innesto della circonvallazione Ovest con la rotatoria dello stadio Quercia.
Vanzo – chiede a carico di chi saranno le spese di realizzazione della strada di interesse comunale .
Galli – chiede se pagano già l'ICI sulle previsioni stradali.
Robol – asserisce che la P.A.T nell'imminente non ha intenzione di realizzare la strada.
Tomazzoni – concorda con l'assessore che la tangenziale Ovest prevista dal Pup è un' opera faraonica e fa la cronistoria.
D'Antuono- afferma che c'è un problema di viabilità, che era risolto con la secante ora non prevista, così facendo si favorisce il proprietario del capannone.
Robol – spiega che ulteriori verifiche sulla viabilità saranno fatte con il piano della mobilità, non ancora assegnato.
D'Antuono – invita a trovare una soluzione alternativa considerata la poca volontà a realizzare la strada.
Angeli – chiede se c'è la volontà di realizzare la strada lungo la ferrovia.
Robol – la certezza si avrà solo quando si saranno fatte delle valutazioni sulle aree interessate ( Briata ed altri) e comunque non nei cinque anni di questa amministrazione.
Angeli – chiede se i proprietari delle aree con la previsione della circonvallazione Ovest pagano attualmente l'ICI.
Pallanch – chiede informazioni sul declassamento delle fasce di rispetto.
Passamani – chiede le motivazioni di riduzione della fascia di rispetto della viabilità declassata.
Benedetti – dà ulteriori spiegazioni sul perchè si interviene sulla riduzione.
Passamani – asserisce che il vincolo di viabilità e di fascia di rispetto che c'è da via Zeni alla rotatoria dello stadio Quercia è inutile se non c'è l'intenzione di realizzare la strada nei prossimi anni.
Robol – spiega che in questo momento è utile mantenere la previsione.
Trentini – vuole capire perchè si mantiene se non serve.
Robol - risponde che non è pensabile togliere la strada senza una previsione alternativa.
Tomazzoni – interviene facendo l'esempio di San Giorgio dove si sono costruiti edifici uno dopo l'altro senza alcuna logica con il risultato che si conosce.
D'Antuono – afferma che si asterrà dal voto.
Il presidente Galli mette il punto in votazione:
Presenti n. 13
Favorevoli n. 12
Astenuti n. 1
Si approva
Il presidente chiude la seduta alle ore 21.25 comunicando che la prossima seduta sarà il 29 novembre 2010.
Il presidente ing. Alberto Galli | Il verbalizzante geom. Licia Mittempergher |
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